Per noi italiani che viviamo all’estero, mantenere i documenti in regola può essere una vera impresa: prenotazioni lunghe nei consolati, viaggi per rinnovare documenti, moduli da compilare e attese infinite.
Ora, una notizia arriva dall’Italia e potrebbe cambiare le cose: gli over 70 non dovranno più rinnovare la carta d’identità. Un bel passo avanti, certo, ma che effetto avrà per chi, come noi, è iscritto all’AIRE e risiede fuori dal territorio nazionale?
Cosa prevede la novità
Il Governo ha annunciato, tramite il ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, un nuovo decreto semplificazioni:
- Nessun obbligo di rinnovo della carta d’identità per gli over 70.
- Misura pensata per ridurre la burocrazia, evitare file nei comuni e facilitare la vita agli anziani.
- A partire dal 2026, solo la CIE (Carta d’Identità Elettronica) sarà considerata valida: le versioni cartacee perderanno efficacia.
Ma per noi all’estero, le domande non mancano.
Domande aperte per chi vive fuori dall’Italia
- La misura vale anche per chi è iscritto all’AIRE?
Gli italiani residenti all’estero hanno spesso documenti rilasciati dal consolato. Saranno esentati anche loro dal rinnovo dopo i 70 anni? - I consolati seguiranno le stesse regole?
Alcuni consolati, già oggi, sono in difficoltà nel gestire le pratiche ordinarie. Se la nuova norma si applica anche a noi, sarà un gran sollievo — ma servono istruzioni chiare e uniformi. - Carta d’identità o passaporto?
In molti paesi, il passaporto italiano è spesso il documento più accettato e richiesto. Anche se la carta d’identità non scade, sarà comunque utile per noi all’estero? E soprattutto: sarà accettata con una foto vecchia di 15 anni? - Validità nei viaggi internazionali
Una carta d’identità “senza scadenza” sarà accettata dalle compagnie aeree, dagli aeroporti, dalle autorità straniere? Questo è un punto cruciale per chi viaggia tra Italia e il paese di residenza.
Implicazioni concrete per gli expat
Se il decreto verrà applicato anche agli iscritti AIRE:
- Addio a viaggi al consolato solo per rinnovare il documento.
- Meno attese e meno burocrazia per una fascia di popolazione spesso trascurata.
- Più semplicità anche per chi si muove frequentemente tra Italia e l’estero.
Per gli italiani all’estero, l’esenzione dal rinnovo dopo i 70 anni è un’opportunità. Ma il passaggio obbligatorio alla Carta d’Identità Elettronica entro il 2026 è una sfida che richiede preparazione.
Sarà fondamentale verificare, una volta pubblicato il testo ufficiale del decreto, se e come questa misura verrà estesa agli italiani all’estero.