Nel vibrante mondo culinario di Singapore, c’è una figura unica, conosciuta tra gli amici come “il Cuoco Culturale”: Fabrizio Righi. Quest’uomo straordinario è l’unico Chef in città a vantare qualifiche rilasciate dal Ministero dell’Istruzione (M.O.E.) e dalla People’s Association (P.A.), promuovendo e insegnando la Cucina Tradizionale Italiana. Ma Fabrizio è molto più di un cuoco. È un poliglotta che insegna lingue, con una vasta esperienza nel campo dell’istruzione, della cultura e della cucina.
Nato e cresciuto a Roma, Fabrizio Righi è stato immerso fin da giovane in un ambiente multiculturale e multilingue. I suoi genitori, entrambi educatori, gli hanno trasmesso l’importanza dell’istruzione e la passione per l’apprendimento. Le radici della sua famiglia nel sud Italia lo hanno avvicinato alla ricchezza della storia e della cultura italiana, alimentando il suo interesse per l’arte, la storia e la cucina di Roma e del suo Paese.
Con una laurea in Economia Aziendale (MBA) e una qualifica per l’insegnamento delle discipline umanistiche, Fabrizio parla fluentemente ben 9 lingue europee. Ha gestito per molti anni una prestigiosa Organizzazione Umanitaria Internazionale, viaggiando in Europa, Nord Africa e Medio Oriente, apprendendo e combinando le cucine dei luoghi che ha visitato.
Le sue specialità culinarie includono la Cucina Tradizionale Italiana, la Cucina Romana, la Cucina Romana Antica e la Cucina Fusion. Dopo essersi stabilito a Singapore, Fabrizio è diventato un Cuoco Manager freelance per eventi, collaborando con ristoranti, fiere di alimenti e bevande, aziende, associazioni e riviste gastronomiche.
In questo articolo, esploreremo il suo coinvolgimento in un episodio di Rookies’ Kitchen, trasmesso su Channel 8 di MediaCorp, il canale in lingua cinese dell’emittente. Quest’episodio assume un significato particolare poiché mira a creare un ponte culturale attraverso la cucina italiana. Scopriremo come Fabrizio, uno dei responsabili di “Comunità Italiana”, di “IQ Italian Quarter” e direttore di “FabItalia,” ha condiviso i segreti della cucina italiana in un contesto che promuove la comprensione culturale tra comunità diverse.