Se sei un italiano che si è trasferito o che si sta trasferendo all’estero, devi aver sentito parlare dell’AIRE, che è l’acronimo di Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero. Non lasciarti intimidire da questo nome lungo e ufficiale, perché è essenziale per la tua vita all’estero! L’AIRE è stata creata nel 1988 e gestisce tutte le informazioni riguardanti gli italiani che vivono fuori dall’Italia. Ma perché dovresti preoccuparti di iscriverti all’AIRE? Ecco perché!
Prima di tutto, l’iscrizione all’AIRE ti permette di esercitare molti dei tuoi diritti fondamentali, previsti dalla nostra Costituzione, anche quando vivi all’estero. Se non ti iscrivi, potresti riscontrare problemi con i tuoi diritti elettorali, sanitari, sociali e fiscali, oltre ai diritti civili e personali. Quindi, tecnicamente, l’iscrizione all’AIRE non è solo un diritto, ma anche un dovere per tutti noi italiani che viviamo all’estero.
Inoltre, l’iscrizione all’AIRE ti offre una serie di vantaggi. Per esempio, ti dà il diritto di votare per corrispondenza nelle elezioni politiche e nei referendum. Ti permette anche di votare nelle elezioni del Parlamento Europeo, se ti trovi in un paese dell’U.E. Puoi richiedere il rilascio di documenti di identità e di viaggio, ottenere certificazioni e, se vivi in un paese extra U.E., anche rinnovare la tua patente di guida!
Ma chi deve iscriversi all’AIRE? Semplice: se vivi stabilmente all’estero o se sei nato all’estero ma hai acquisito la cittadinanza italiana, devi iscriverti all’AIRE. Se, invece, vai all’estero per meno di un anno, sei un lavoratore stagionale, un dipendente dello Stato in servizio all’estero o un militare italiano presso la NATO, non devi iscriverti.
Ma c’è un altro vantaggio importante che voglio sottolineare: con l’iscrizione all’AIRE e risiedendo all’estero per più di 183 giorni nell’anno solare di riferimento, acquisisci anche la residenza fiscale estera. Questo potrebbe sembrare un dettaglio burocratico, ma può avere un impatto significativo sulla tua vita finanziaria. Prendiamo ad esempio il caso di Singapore. La città-stato ha accordi bilaterali con l’Italia per evitare la doppia tassazione dei redditi. Questo significa che se sei un residente fiscale di Singapore, i tuoi redditi non saranno tassati due volte, una volta in Italia e una volta a Singapore, ma solo a Singapore.
L’Agenzia delle Entrate, per determinare la residenza fiscale di un individuo, usa infatti vari parametri tra i quali:
- disponibilità di abitazione permanente
- presenza del nucleo familiare
- iscrizioni a clubs
- titolarità di cariche sociali
- possesso di beni mobili e/o immobili
- altri (vedi sotto)
(tratto dalla guida in PDF “Residenza Fiscale: Tassazione Personale a Singapore e in Italia” dello studio fiscale Algebra)
L’iscrizione all’AIRE è piuttosto semplice. Devi fare una dichiarazione all’ufficio consolare competente entro 90 giorni dal tuo trasferimento all’estero, e questo ti cancella automaticamente dall’anagrafe della popolazione residente del tuo comune di provenienza. Puoi fare la richiesta online sul portale Servizi Consolari Online, compilando il modulo e allegando la documentazione richiesta.
E, per ultimo ma non meno importante, l’iscrizione all’AIRE è completamente gratuita! Quindi, se stai pensando di trasferirti all’estero, non dimenticare di iscriverti all’AIRE. È un piccolo passo che può fare una grande differenza nella tua vita all’estero!