Iscriversi all’AIRE è un obbligo prescritto dalla legge istitutiva dell’AIRE nei seguenti casi:
- se si è cittadini italiani e si intende spostare la propria residenza all’estero per un periodo superiore ai dodici mesi. Ai sensi dell’art 43 del Codice Civile, la residenza è il luogo di abituale dimora, cioè il luogo dove
solitamente si svolge la vita familiare, lavorativa e sociale; - se si è cittadini italiani nati all’estero e da sempre residenti al di fuori del territorio italiano;
- se si acquisisce la cittadinanza italiana all’estero.
L’iscrizione all’AIRE dei cittadini italiani nati all’estero o degli stranieri che hanno acquisito all’estero la cittadinanza italiana, può essere effettuata solo a seguito della trascrizione, negli appositi registri di Stato Civile, dell’atto di nascita o del decreto di concessione della cittadinanza. L’accertamento del
possesso/mantenimento della cittadinanza italiana spetta all’Ufficio consolare di residenza.
La trascrizione dell’atto di nascita per i cittadini nati e residenti all’estero deve essere effettuata, tramite l’Autorità diplomatico-consolare, presso i Registri di Stato Civile del comune di nascita o di residenza della madre o del padre, ovvero dell’avo materno o paterno. Nell’impossibilità di utilizzare i precedenti criteri, l’interessato dovrà indicare, su espresso invito dell’Autorità diplomatico consolare, un comune di sua scelta (art. 17 DPR n. 396/2000).
A partire dal 2024, chi trascura l’obbligo anagrafico si espone a sanzioni pecuniarie maggiorate, che variano tra i 200 e i 1000 euro per ogni anno di mancata iscrizione, con un limite massimo di cinque anni sanzionabili.
Questo inasprimento delle multe, con un tetto massimo di 5.000 euro, sottolinea la crescente importanza che lo Stato italiano attribuisce alla corretta gestione dei propri cittadini all’estero. È quindi fondamentale per gli italiani a Singapore comprendere l’importanza di adempiere a questo obbligo.