Durante un pranzo con la giornalista Sumiko Tan della rubrica “Lunch with Sumiko” dello “Straits Times”, Simone Legno, l’artista italiano dietro il marchio di lifestyle “tokidoki“, si è aperto sulla sua carriera e sulla sua passione per l’arte.
Arrivato con soli cinque minuti di ritardo al loro pranzo al ristorante Lavo, situato al 57° piano del Marina Bay Sands. Nonostante la brevità del ritardo, Simone ha espresso il suo sincero dispiacere, attribuendo il contrattempo ad un taxi che lo aveva portato nella direzione sbagliata.
Vivendo ora in Giappone con la sua famiglia, Simone ha sottolineato quanto apprezzi la puntualità giapponese. Fondatore del marchio tokidoki, i suoi personaggi ispirati al mondo kawaii giapponese sono diventati un fenomeno globale, spaziando da borse LeSportsac a installazioni all’aeroporto di Changi.
Tuttavia, c’è un tocco distintamente europeo nel suo stile. “Sono italiano e una mano europea è diversa da una asiatica quando disegni personaggi”, dice. Durante la loro chiacchierata, ha rivelato la sua passione per il cibo italiano, in particolare la pasta alle vongole, e ha condiviso come, nonostante il suo successo, rimane umile e accessibile.
Oltre a parlare del suo amore per l’arte e il design, Simone ha condiviso dettagli sulla sua vita personale.
Nato a Roma nel 1977, l’amore di Simone per l’arte è stato influenzato dalla madre, pittrice. Nonostante abbia inizialmente studiato scienze politiche, la sua passione per il design lo ha portato a frequentare una scuola di design privata. Ha un legame speciale con il suo paese natale, e infatti durante il pranzo ha optato per un piatto italiano, dimostrando la sua predilezione per la cucina italiana.
Il successo di Simone Legno con “tokidoki” è stato in parte grazie alla collaborazione con l’entrepreneur americana Pooneh Mohajer. Il suo sito web, lanciato nel 2002, attirò l’attenzione dell’imprenditrice e, insieme, hanno ampliato il brand collaborando con marchi globali come Hello Kitty, Marvel e Nissan. Nonostante il successo, Legno rimane umile e appassionato, sottolineando che “tokidoki” è il diario della sua vita e che ogni design proviene dal suo cuore.
Simone vive attualmente in Giappone con sua moglie Kaori e i loro due figli. Nonostante il suo successo, rimane profondamente coinvolto nel processo creativo di tokidoki, disegnando personalmente ogni personaggio.
Verso la fine dell’incontro, Simone ha espressamente dichiarato che per lui “ora è solo l’inizio”. Come ha detto lui stesso, non è motivato dal denaro, ma dalla passione e dall’amore per ciò che fa: è chiaro che Simone con la sua energia e dedizione continuerà a influenzare la cultura pop mondiale per molti anni a venire.