L’importanza di fare testamento a Singapore: guida per gli italiani all’estero

Molti italiani residenti a Singapore tendono a posticipare o trascurare l’idea di fare testamento. In fondo, nessuno ama pensare al “dopo di noi”. Tuttavia, pianificare in anticipo la propria eredità è un gesto di prudenza verso i propri cari e può evitare complicazioni legali future. In questo articolo dallo stile leggero ma informativo vedremo perché è importante fare testamento nel contesto legale singaporiano, cosa accade se non lo si fa e come predisporlo correttamente, anche per chi ha una situazione familiare semplice o pochi beni.

Cosa succede se non fai testamento a Singapore?

Fare testamento significa decidere in prima persona chi erediterà i tuoi beni. Se non lasci disposizioni, entreranno in gioco le leggi locali di Singapore sull’intestacy (successione legittima). In pratica, sarà la legge a stabilire chi riceverà cosa, secondo uno schema fisso, che potrebbe non rispecchiare le tue volontà e portare anche a dispute tra familiari. Ecco, in sintesi, come viene ripartita l’eredità in assenza di testamento secondo l’Intestate Succession Act di Singapore:

  • Coniuge ma senza figli (né genitori): il coniuge sopravvissuto riceve tutto il patrimonio.
  • Coniuge con figli (anche se sono in vita i genitori): al coniuge va il 50% e ai figli l’altro 50%, diviso in parti uguali.
  • Figli senza coniuge: i figli ereditano tutto in parti uguali (se un figlio è premorto, subentrano i suoi figli).
  • Coniuge e genitori (senza figli): al coniuge spetta la metà e ai genitori l’altra metà in parti uguali.
  • Solo genitori (nessun coniuge né figli): i genitori ereditano l’intero patrimonio, in parti uguali.
  • Nessun coniuge, figli o genitori: si procede con altri parenti (fratelli/sorelle, nonni, zii) secondo un ordine stabilito. In mancanza di parenti prossimi o lontani, tutto passa allo Stato.

Come si vede, le regole d’intestacy sono rigide e non tengono conto di situazioni particolari. Ad esempio, un partner convivente (non sposato) non riceverebbe nulla perché non è riconosciuto come erede legittimo. Allo stesso modo, eventuali figli non legittimi o una seconda unione non ufficialmente registrata rimarrebbero esclusi. Inoltre, se sei sposato con figli, i tuoi genitori anziani non avrebbero diritto ad alcuna quota della tua eredità in base alla legge, un risultato forse indesiderato se volevi provvedere anche a loro.

Oltre alla ripartizione dei beni, morire senza testamento comporta altri inconvenienti pratici. I familiari dovranno rivolgersi al tribunale per farsi nominare amministratori dell’eredità, richiedendo le Letters of Administration (Lettere di Amministrazione) invece del più snello Grant of Probate (che si ottiene se c’è un testamento). Questo allunga i tempi e i costi per sbloccare i beni e distribuirli. Nel frattempo, conti bancari e proprietà rimangono congelati. Possono sorgere disaccordi su chi debba amministrare il patrimonio, specie in famiglie allargate. E se ci sono figli minorenni, senza un testamento nessuno è designato come tutore legale: potrebbero nascere dispute tra parenti su chi dovrà occuparsi di loro. Insomma, l’assenza di un testamento può lasciare questioni importanti in balìa delle decisioni altrui o del tribunale, con il rischio di tensioni familiari.

Esempi concreti: per capire le implicazioni, vediamo qualche scenario tipico per un expat italiano a Singapore:

  • Marco, 45 anni, sposato con due figli. Senza testamento, la moglie di Marco erediterà la metà dei beni e il resto andrà ai figli in parti uguali. Questo significa che i figli minorenni acquisiscono subito il diritto alla metà del patrimonio, complicando la gestione pratica (servirà ad esempio un amministratore per i beni dei minori). Con un testamento, Marco potrebbe decidere di lasciare tutto alla moglie affinché gestisca lei i beni nell’interesse dei figli (o creare un trust fino alla loro maggiore età). Inoltre, nel testamento potrebbe nominare un tutore di fiducia per i bambini, cosa che la legge intestata non prevede.
  • Luca, 30 anni, single e senza figli. Pensa di non aver bisogno di un testamento perché i suoi unici beni sono qualche risparmio in banca e la casa in comproprietà con un fratello. Se Luca morisse senza testamento, i genitori (se viventi) erediteranno tutto; in mancanza dei genitori, subentrano i fratelli. Ma magari Luca avrebbe preferito lasciare qualcosa anche a un caro amico a Singapore o a un’associazione benefica a cui era legato, volontà che non si realizzerebbero senza un testamento. Anche per patrimoni modesti, avere un testamento permette di destinare i propri averi secondo le proprie preferenze, anche al di fuori della ristretta cerchia familiare.
  • Anna e Giuliacoppia convivente non sposata (Giulia è cittadina italiana, il suo partner Anna è locale). Non avendo contratto matrimonio, Giulia secondo la legge singaporiana è considerata legalmente single. Se Giulia venisse a mancare senza un testamento, Anna non ha alcun diritto legale sull’eredità di Giulia e i beni di Giulia andrebbero ai suoi parenti (genitori o fratelli). Per tutelare Anna, Giulia dovrebbe esplicitare le sue volontà in un testamento, indicando le disposizioni a favore del partner. Lo stesso vale per coppie dello stesso sesso: Singapore non riconosce il coniuge dello stesso sesso ai fini ereditari, anche se la coppia fosse sposata civilmente all’estero, quindi è fondamentale un testamento per garantire diritti al partner.

In sintesi: senza un testamento valido, la distribuzione dei beni seguirà regole predeterminate che potrebbero non riflettere la tua situazione affettiva reale. Questo può causare frustrazione o disagio tra i tuoi cari e complicare ulteriormente un momento già difficile. Fortunatamente, fare testamento permette di evitare tutto ciò, vediamo come.

Perché conviene fare testamento (anche con pochi beni)

Avere un testamento significa poter scegliere. Anche se hai una famiglia semplice o un patrimonio modesto, ci sono diversi motivi per cui è utile predisporre le proprie volontà nero su bianco:

  • Decidi tu “chi prende cosa”: Con un testamento puoi personalizzare la distribuzione dei beni. Ad esempio, puoi lasciare l’intero patrimonio al coniuge (invece della metà prevista per legge se ci sono figli) o destinare una parte a un amico, a un ente di beneficenza o a parenti in Italia. Senza testamento nulla potrà andare, ad esempio, a un nipote preferito o a un caro amico, perché la legge assegna solo ai familiari diretti secondo il suo schema fisso. Insomma, il testamento ti dà flessibilità e ti assicura che le persone (o cause) a cui tieni ricevano ciò che desideri.
  • Evitare lungaggini e costi legali: Come visto, una successione senza testamento richiede procedure aggiuntive (Letters of Administration) e può ritardare di mesi la liquidazione dell’eredità, aumentando anche le spese legali. Con un testamento invece la procedura di probate è più semplice: avendo già nominato un esecutore testamentario, il tribunale potrà rilasciare più velocemente il Grant of Probate e permettere all’esecutore di distribuire i beni secondo le tue volontà. Ciò significa meno stress e attese per i tuoi familiari in un momento delicato.
  • Nominare un tutore per i figli minorenni: Questo aspetto è cruciale per chi ha bambini piccoli. Nel testamento puoi designare un tutore legale di tua fiducia che si occuperà dei figli se entrambi i genitori venissero a mancare. In caso contrario, la nomina di un tutore sarebbe lasciata al tribunale, con possibili dispute tra nonni, zii o altri parenti. Specificare in anticipo chi dovrà crescere i tuoi figli garantisce maggiore stabilità ai bambini e tranquillità a te.
  • Ridurre i conflitti familiari: Lasciare istruzioni chiare nero su bianco può evitare litigi tra i parenti superstiti. Spesso le liti ereditarie nascono dall’assenza di indicazioni precise. Un testamento ben scritto previene incomprensioni e rivalità, perché rende nota a tutti la tua volontà (ad esempio, perché hai lasciato un certo bene a una persona anziché a un’altra). Si tratta di un atto di trasparenza che può preservare l’armonia familiare in un momento già carico emotivamente.
  • Tranquillità e tutela anche per situazioni “non standard”: Come accennato, se hai un partner non sposato o altri affetti che la legge non include tra gli eredi legittimi, il testamento è l’unico modo per tutelare queste persone. Lo stesso vale se hai desideri particolari (es. lasciare un ricordo a un amico, donare a un’organizzazione benefica, distribuire gioielli di famiglia secondo precise volontà): senza testamento, nulla di tutto ciò sarebbe garantito. Anche con pochi averi, hai il diritto di decidere a chi andranno, e ciò può fare una grande differenza per chi li riceverà.

In poche parole, fare testamento ti permette di mantenere il controllo sul tuo patrimonio e di prenderti cura dei tuoi cari (o cause a cui tieni) anche quando non ci sarai più. È un gesto di responsabilità e, perché no, di amore verso famiglia e amici, che evita burocrazie e sorprese sgradite.

Come fare testamento a Singapore: opzioni e requisiti

La buona notizia è che fare testamento a Singapore è relativamente semplice e non serve necessariamente un avvocato. Ovviamente, se la situazione patrimoniale è complessa o se si preferisce avere certezza legale, coinvolgere un notaio o un avvocato locale è consigliabile; ma per patrimoni semplici molti expat scelgono di preparare da sé un semplice last will. Vediamo quali sono i requisiti legali e i passi pratici per redigere un testamento valido.

Requisiti legali di validità

Il Wills Act di Singapore stabilisce alcuni criteri formali perché un testamento sia valido. Eccoli in sintesi:

  • Età e capacità mentale: Il testatore (chi fa il testamento) deve avere almeno 21 anni e soprattutto essere in grado di intendere e di volere (cioè in piena capacità mentale al momento della firma).
  • Forma scritta: Il testamento deve essere scritto su supporto cartaceo. Può essere stampato al computer o anche scritto a mano; l’importante è che sia su carta e firmato in originale dal testatore. (Esempio: un file digitale non firmato non avrebbe valore, né una registrazione video: serve proprio il documento fisico con la firma).
  • Firma e testimoni: Il testatore deve firmare il documento in presenza di due testimoni contemporaneamente, i quali a loro volta firmeranno il testamento subito dopo, alla presenza del testatore. Questo significa che tutte e tre le persone devono essere presenti insieme durante la firma. I testimoni devono essere maggiorenni (almeno 21 anni) e, fondamentale, non devono essere beneficiari del testamento né coniugi di beneficiari. In pratica, non puoi scegliere come testimone qualcuno che hai nominato come erede (né il coniuge di un erede): se ciò accadesse, l’eredità destinata a quella persona decadrebbe. È buona prassi scegliere come testimoni conoscenti o professionisti senza interessi nel tuo patrimonio (colleghi, amici non beneficiari, il tuo avvocato, ecc.).
  • Intestazione e dichiarazione di ultima volontà: Nel testo dovresti includere una frase chiara che identifichi il documento come la tua ultima volontà (ad esempio: “Questo è il mio ultimo testamento e revoca ogni precedente disposizione”). È opportuno indicare nome e dettagli anagrafici per esteso, in modo da evitare ambiguità.
  • Nomina di esecutore: Anche se non strettamente obbligatorio per la validità, è fortemente consigliato nominare un esecutore testamentario, cioè la persona incaricata di gestire e distribuire i beni secondo le tue volontà. Può essere un familiare fidato, un amico, oppure un professionista. Se non nomini un esecutore, il tribunale ne designerà uno (di solito un parente prossimo), ma nominando qualcuno di fiducia eviti potenziali contrasti e ritardi. Puoi anche nominare più di un esecutore (ad esempio due figli maggiorenni congiuntamente).
  • Data e firma: Infine, assicurati di datare il documento (per avere certezza cronologica) e di firmarlo tu personalmente. La firma deve idealmente trovarsi alla fine del testo, dopo le ultime disposizioni, per evitare che qualcuno aggiunga contenuti dopo la firma.

Se queste condizioni sono rispettate, il tuo testamento è valido a Singapore. Non esistono requisiti complicati: non serve il notaio, non serve il sigillo ufficiale. Ricorda solo che puoi modificare o rifare il testamento in qualsiasi momento: l’ultima versione cronologica, in caso di più documenti, è quella che conterà (a meno che non contenga clausole di revoca di testamenti precedenti). Quindi è importante aggiornarlo se cambiano le circostanze (matrimonio, divorzio, nascita di figli, acquisto di beni significativi, ecc.).

Opzioni per redigerlo: da soli o con un esperto?

Come accennato, puoi scrivere il testamento da solo: la legge di Singapore non richiede che sia redatto da un avvocato, e il will writing non è un’attività riservata esclusivamente ai legali. Esistono modelli e servizi online (anche in inglese) che guidano nella stesura; ad esempio, il portale governativo MyLegacy fornisce checklist e informazioni utili, e alcuni servizi come ezWills permettono di creare un testamento online a costo contenuto. Se scegli il fai-da-te, è fondamentale seguire alla lettera le formalità di firma e testimoni per non vanificare il documento.

D’altro canto, affidarsi a un avvocato o a un consulente legale ha i suoi vantaggi: un professionista saprà consigliarti sulle formulazioni corrette (specie se il tuo caso ha complessità, come proprietà estere, aziende, ecc.), eviterà clausole ambigue e si assicurerà che nulla sia in contrasto con la legge. I costi per un testamento base a Singapore non sono proibitivi, molti studi legali offrono pacchetti a prezzo fisso per un semplice last will, spesso nell’ordine di qualche centinaio di dollari. Considera che il testamento è un documento importante: l’investimento in assistenza legale può valere la tranquillità di sapere che tutto è a posto.

Una via di mezzo può essere quella di redigere una bozza tu stesso (magari utilizzando guide online) e poi farla rivedere da un legale. Oppure, se il tuo datore di lavoro offre servizi di expat support, verifica se tra questi c’è la pianificazione successoria.

I passi pratici per fare testamento a Singapore

Di seguito un elenco di passi pratici per preparare il tuo testamento. Puoi usarlo come checklist per assicurarti di non dimenticare nulla:

  1. Fai un inventario dei tuoi beni: elenca tutti i beni che possiedi a Singapore (conto in banca, casa, auto, investimenti, CPF se sei PR, ecc.) e anche all’estero. Includi beni personali di valore affettivo o economico (gioielli, opere d’arte). Questo ti aiuterà a decidere chi riceverà cosa.
  2. Decidi a chi lasciare il patrimonio: pensa ai tuoi beneficiari, possono essere familiari (coniuge, figli, genitori, fratelli), ma anche amici stretti, partner non sposato, enti benefici. Decidi le quote o i beni specifici da assegnare a ciascuno. Ad esempio: “tutto a mio marito”, oppure “€50.000 a mio fratello, la casa ai miei genitori, il resto diviso a metà tra i miei due figli”, ecc. Ricorda che i fondi CPF (per chi è soggetto a CPF) non rientrano nel testamento e richiedono una nomina separata.
  3. Scegli un esecutore testamentario: individua almeno una persona di fiducia che avrà il compito di eseguire le tue volontà. È bene chiedere il suo consenso prima. Spiega dove troverà il testamento e, in generale, le tue preferenze (ad esempio se vuoi che venda certi beni o li distribuisca così come sono). Puoi nominare più di un esecutore (ad esempio due figli maggiorenni, che agiranno insieme). In mancanza, ricordiamo, sarà il tribunale a nominare un amministratore, quindi meglio pensarci tu in anticipo.
  4. Nomina un tutore per i figli minori (se applicabile): se hai figli sotto i 21 anni, nel testamento indica il tutore che dovrà prendersene cura qualora tu e l’altro genitore veniate a mancare. Concorda questa scelta con la persona designata (è un ruolo molto impegnativo!) e magari con i familiari stretti, in modo che tutti sappiano cosa hai deciso. Questa nomina avverrà solo nell’eventualità, che si spera sempre remota, in cui nessuno dei genitori sia in vita; ma è una tutela fondamentale per i bambini.
  5. Redigi il documento: ora scrivi materialmente il testamento. Puoi farlo in inglese o in italiano, purché sia una lingua che conosci e comprendi bene (se è in italiano, sappi che per usarlo in Singapore dovrà essere tradotto ufficialmente in inglese durante il processo di probate). Metti per iscritto le tue volontà in modo chiaro e dettagliato. Includi: i tuoi dati anagrafici completi, una dichiarazione che il documento è il tuo ultimo testamento, la revoca di eventuali testamenti precedenti, l’elenco dei beneficiari con le rispettive assegnazioni, il nome dell’esecutore e del tutore (se necessari), eventuali desideri funerari (opzionali), la data e infine lascia spazio per le firme. Se hai dubbi su come formulare qualche disposizione, chiedi un parere legale.
  6. Firma in presenza di due testimoni idonei: organizza un piccolo incontro con i due testimoni scelti (ricorda i requisiti: maggiori di 21 anni, non beneficiari né sposati con beneficiari). Assicurati che tutti e tre siete presenti nello stesso momento. Dichiarate che il documento è il tuo testamento, quindi apponi la tua firma a fondo pagina e fai firmare anche i testimoni subito dopo di te, ciascuno alla presenza dell’altro. Inserite anche i dati dei testimoni (nome, documento d’identità, indirizzo) accanto alle loro firme, se possibile, per completezza. Questo passaggio è cruciale: senza la corretta firma contestuale e i testimoni, il testamento non sarà valido.
  7. Conserva il testamento in un luogo sicuro: una volta firmato, fai magari copie del testamento (copie certificate possono essere utili, ma l’originale firmato è quello che conta di più) e conservalo in un posto sicuro. Puoi tenerlo in una cassaforte domestica, in una cassetta di sicurezza in banca, oppure depositarlo presso il tuo avvocato. Comunica a qualcuno di fiducia (l’esecutore, il coniuge, un amico fidato) dove si trova l’originale, così che sia reperibile quando servirà. In Singapore esiste anche un Registro dei Testamenti presso la Singapore Academy of Law, dove puoi registrare l’esistenza del documento (non il contenuto), uno strumento utile per far sapere che hai fatto testamento e dove si trova, in caso i tuoi cari non riescano a trovarlo. Valuta se usarlo per maggiore tranquillità.
  8. Aggiorna il testamento quando necessario: la vita cambia, matrimoni, nascite, divorzi, acquisti di beni importanti, trasferimenti in altri Paesi. Rivedi il tuo testamento periodicamente (magari ogni 3-5 anni, o in occasione di grandi cambiamenti) per assicurarti che rispecchi ancora le tue volontà. Se devi apportare modifiche, la soluzione più chiara è fare un nuovo testamento aggiornato (in automatico invaliderà il precedente). Evita di fare aggiunte a penna sull’originale o cose simili, perché potrebbero generare confusione o invalidare il documento.

Seguendo questi passi avrai predisposto un testamento completo e valido. Naturalmente, conserva eventuali note esplicative (ad esempio, una lista dettagliata dei beni) insieme al testamento, in modo che l’esecutore abbia tutte le informazioni utili per procedere senza intoppi.

Risorse utili a Singapore

Per orientarti meglio, ecco alcune risorse utili messe a disposizione a Singapore:

  • Portale MyLegacy (LifeSG). Sito governativo che offre guide sull’end-of-life planning, tra cui consigli su come scrivere un testamento e checklist da seguire. È disponibile in inglese sul sito ufficiale (mylegacy.life.gov.sg) e rappresenta un ottimo punto di partenza per capire le basi. Ad esempio, spiega in modo semplice cosa succede se non si ha un testamento e come assicurarsi che il proprio sia valido.
  • MoneySense. È il portale di educazione finanziaria di Singapore (in inglese), con una sezione dedicata al Legacy Planning. Trovi articoli come “What is a Will?” e “Intestacy: What If You Don’t Have an Estate Plan?” che approfondiscono molti dei punti trattati qui, incluse le tabelle di distribuzione legale dei beni e i possibili problemi in caso di mancanza di testamento.
  • Studi legali locali. Numerosi studi legali a Singapore offrono servizi di will writing. Alcuni hanno esperienza con clienti expat e possono redigere testamenti bilingui o comunque tenere conto di beni in più giurisdizioni. Ad esempio, sul sito di EzWills (servizio online locale) trovi FAQ specifiche per expat. Valuta di contattare uno studio legale se preferisci una consulenza personalizzata: molti offrono un primo consulto per discutere le tue esigenze.
  • Libri e corsi. Esistono guide pratiche in italiano sulla pianificazione patrimoniale internazionale. Potresti trovare utile leggere qualche pubblicazione sulle differenze tra le leggi italiane e quelle di common law in tema di successioni, soprattutto se hai molti beni in Italia.

Un testamento a Singapore copre i beni in Italia?

Una domanda comune tra gli expat italiani è: “Il mio testamento fatto a Singapore vale anche per i beni che ho in Italia?” La risposta breve è sì, ma con accortezze. Un testamento redatto validamente a Singapore, in linea generale, è riconosciuto anche altrove. Ad esempio, se hai una casa o un conto in banca in Italia, puoi includerli nel testamento di Singapore e quel documento sarà in teoria valido anche in Italia. Tuttavia, ci sono importanti considerazioni da tenere a mente:

  • Leggi italiane sulle successioni: l’Italia, a differenza di Singapore, applica il principio della legittima (forced heirship). Ciò significa che non puoi disporre liberamente di tutto il tuo patrimonio: una quota è riservata per legge ai familiari stretti (coniuge, figli e, in alcuni casi, genitori). Ad esempio, anche se nel testamento lasci tutto a una sola persona, la legge italiana potrebbe comunque riconoscere ai figli o al coniuge una parte fissa dell’eredità (quota di legittima). Questo è un punto cruciale: il testamento fatto a Singapore non può eludere le norme imperative italiane sulla legittima per i beni situati in Italia. Dovrai quindi tenerne conto per evitare che le tue volontà vengano poi contestate o ridotte in sede di successione italiana.
  • Doppio testamento (uno per paese): molti consulenti suggeriscono, se hai beni significativi in Italia, di fare due testamenti separati, uno per i beni in Singapore e uno specifico per i beni in Italia. In questo modo si semplifica la procedura: alla tua morte, si potrà avviare la pratica successoria in parallelo nei due Paesi, senza aspettare che un tribunale straniero completi l’iter. È fondamentale però che i due testamenti siano coordinati: in ciascuno dovrai dichiarare che non revoca l’eventuale testamento estero, ma che lo integra per i beni siti in quella giurisdizione. Anche qui, un avvocato esperto in pianificazione internazionale può aiutarti a strutturare correttamente il tutto, così da evitare conflitti tra le disposizioni dei due documenti.
  • Legge applicabile: come cittadino italiano residente all’estero, potresti avere la possibilità di scegliere se far regolare la tua successione dalla legge italiana oppure da quella del Paese di residenza, grazie ai regolamenti UE in materia successoria. Questa scelta va espressa nel testamento. È un tema complesso, ma in sostanza parlane con un legale: se, ad esempio, preferisci il regime “flessibile” di Singapore (che non prevede la legittima) per i tuoi beni ovunque essi siano, potresti optare per la legge italiana (tua nazionalità) o meno a seconda delle circostanze. Attenzione: l’Italia ha regole molto diverse e rinunciare alla legittima non è semplice, quindi informati bene sulle implicazioni.

In ogni caso, coinvolgi un esperto se hai patrimoni in più Paesi. L’armonizzazione tra il diritto singaporiano e quello italiano richiede attenzione. Un testamento ben scritto ti eviterà grattacapi anche su questo fronte, assicurando che le tue volontà siano rispettate in entrambe le nazioni.

Un piccolo sforzo oggi per una grande serenità domani

In definitiva, redigere un testamento a Singapore è un passo consigliabile per ogni italiano all’estero, indipendentemente dall’età o dal patrimonio accumulato. Abbiamo visto che le conseguenze del non fare testamento possono essere spiacevoli, dalla divisione automatica dei beni non conforme ai propri desideri, a lunghe trafile burocratiche e possibili litigi tra parenti. Al contrario, predisporre le proprie volontà per iscritto offre numerosi vantaggi: tutela i tuoi cari, ti permette di disporre liberamente dei tuoi averi e garantisce che il frutto del tuo lavoro vada davvero a chi vuoi tu. È un gesto di responsabilità civile e di amore verso famiglia e amici.

La cultura del testamento forse non è radicata in tutti noi, specialmente da giovani professionisti all’estero, impegnati a costruire il futuro. Ma fare testamento non significa essere pessimisti; al contrario, vuol dire voler bene a chi resta, assicurandosi che non debba affrontare oltre al dolore anche complicazioni evitabili. E significa anche proteggere ciò che hai costruito, dando tu stesso un indirizzo chiaro sul suo destino.

L’auspicio è che questa guida ti abbia chiarito l’importanza di fare testamento nel contesto di Singapore e fornito gli strumenti pratici per procedere. Non rimandare troppo: dedica qualche ora a questa pianificazione, magari un weekend tranquillo per ragionarci su, e parlane con i tuoi cari. Dopodiché, potrai vivere con maggiore serenità, sapendo di aver messo ordine alle tue cose. Come si suol dire, prevenire è meglio che curare… e in questo caso prevenire significa garantire un domani più semplice a chi ami, qualunque cosa accada.

Ricorda: “Where there’s a will, there’s a way” che tradotto liberamente, “quando c’è un testamento, c’è una strada”. Fare testamento è proprio questo: tracciare la strada affinché il tuo patrimonio segua la direzione da te scelta. Un piccolo gesto oggi, per una grande serenità domani.

Fonti: 

Autore

Lascia un commento