ETIAS – Nuovi requisiti per viaggiare in Europa

Annuncio per chi non ha il passaporto italiano, e quindi anche a chi noi viaggia in Italia accompagnato da qualcuno con passaporto straniero non europeo.

Dal 2024 (ma non si sa da quale mese) sarà necessario per i viaggiatori provenienti da più di 60 paesi senza obbligo di visto (compreso Singapore) di predisporre un’autorizzazione di viaggio per il loro viaggio in Europa.

Questo consenso viene elaborato dal sistema europeo di informazione e consenso ai viaggi (ETIAS).

L’autorizzazione di viaggio per l’UE deve essere richiesta online, i richiedenti di età superiore ai 18 anni pagheranno una tassa di 7 €. L’autorizzazione verrà di norma rilasciata in pochi minuti e abbinata al numero di passaporto.

ETIAS un permesso di ingresso multiplo, valido per 3 anni (o fino a scadenza del passaporto collegato al visto)

Per maggiori informazioni clicca per visitare il portale ETIAS

Nel frattempo abbiamo ricevuto questa domanda da un nostro lettore che ci chiede:

È possibile uscire da Singapore usando il passaporto australiano e poi entrare (e successivamente uscire) in Italia con quello italiano?

Premesso che la nostra risposta non puo’ essere considerata vincolante da un punto di vista legale (sempre meglio consultare direttamente la normativa di riferimento e/o chiedere ad un dipendente del consolato), per rispondere alla domanda, come cittadino sia italiano che australiano, hai il diritto di utilizzare entrambi i passaporti. Generalmente, visto che sei registrato a Singapore come cittadino Australiano, quando lasci Singapore, devi mostrare il tuo passaporto australiano, e poi, all’arrivo in Italia, presentare il passaporto italiano. Lo stesso vale per il viaggio di ritorno: usi il passaporto italiano per uscire dall’Italia e il passaporto australiano per entrare di nuovo a Singapore. Questo perché, in molti paesi, è consuetudine che i cittadini entrino e lascino il paese utilizzando il passaporto di quel paese.

Fai attenzione a che i nomi corrispondano su entrambi i passaporti in quanto all’aeroporto potrebbero creare dei problemi nel caso in cui il nome del passaporto non corrisponde al nome indicato sul biglietto.

Nella seconda parte della domanda, il lettore facendo riferimento al regolamento ETIAS recentemente divulgato, il lettore chiede:

Come può mia moglie provare di essere coniugata a me? Sarebbe evidente dal sistema informatico comunitario una volta registrato il matrimonio presso l’ambasciata italiana? Potremmo dover viaggiare in tempi diversi e mia moglie non ha, come appena spiegato, un passaporto italiano.”

Leggendo nella pagina ETIAS, il sistema si applica direttamente al passaporto usato e quindi si evince che in questo caso tua moglie non avendo un documento di viaggio (passaporto) italiano, pur essendo cittadina italiana, siccome viaggia con un passaporto di nazione che per la quale viene richiesto il pagamento del visto, deve pagare il visto ETIAS.

Autore

Lascia un commento