La Camera dei Deputati ha approvato il 27 novembre 2025 la proposta di legge A.C. 1042 sull’assistenza sanitaria per gli italiani residenti all’estero. È importante chiarirlo fin dall’inizio: la norma non è ancora in vigore. Serve ancora il passaggio al Senato e, fino alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, nessuna delle novità previste potrà essere applicata. Anche le modalità operative — tempi, procedure, modulistica — non sono ancora state definite.
La proposta nasce con l’obiettivo di colmare una lacuna esistente da anni. Milioni di italiani iscritti all’AIRE, soprattutto quelli che vivono in Paesi extra-UE, hanno un accesso limitato o frammentato al Servizio Sanitario Nazionale. Il testo approvato alla Camera prevede la possibilità per questi cittadini di iscriversi volontariamente al SSN, richiedere la tessera sanitaria italiana e accedere alle cure non urgenti. L’iscrizione comporterebbe un contributo annuale di 2.000 euro per gli adulti, mentre per i minori l’assistenza sarebbe completamente gratuita, a condizione che la domanda venga presentata da un genitore o da un tutore.
L’iniziativa interviene sull’articolo 19 della Legge 833/1978 e rappresenta, nelle intenzioni dei proponenti, un passo verso un rapporto più chiaro e strutturato tra lo Stato e i suoi cittadini all’estero. Attualmente chi vive fuori dall’UE può contare solo sulle cure urgenti durante brevi periodi in Italia, mentre rimane escluso da tutto ciò che riguarda la medicina di base, il fascicolo sanitario e le prestazioni programmate. La riforma cerca di superare questa situazione introducendo un quadro più definito di diritti e doveri.
Resta però ancora molto da chiarire. Il contributo previsto, le modalità di iscrizione tramite le ASL, le prestazioni comprese e quelle eventualmente escluse, la durata della copertura e la gestione delle liste di attesa: sono tutti aspetti che saranno precisati solo dopo l’approvazione definitiva e i successivi decreti attuativi.
Per gli italiani residenti a Singapore, al momento, non cambia nulla. È consigliabile attendere il voto del Senato e seguire gli aggiornamenti ufficiali prima di prendere qualsiasi decisione o avviare procedure. La proposta resta comunque di grande interesse per la nostra comunità, perché introduce una prospettiva nuova e più stabile nel rapporto tra cittadini AIRE e sistema sanitario italiano.
La Comunità Italiana Singapore continuerà a monitorare la situazione e ad informare i connazionali non appena emergeranno indicazioni chiare e definitive.