Nel contesto della promozione della cultura e dell’arte italiana, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (MIBAC) introdusse una iniziativa rivoluzionaria per gli italiani residenti all’estero. Con l’articolo 1, comma 89, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, venne lanciato il “Bonus Cultura”, che permetteva l’accesso gratuito ai musei, aree e parchi archeologici gestiti dallo Stato per gli anni 2021, 2022 e 2023. Questa iniziativa ha rappresentato non solo un’opportunità unica per riscoprire le radici e la ricchezza culturale italiana, ma anche un ponte per connettere le nuove generazioni di italiani all’estero con il loro patrimonio culturale. Tuttavia, questa opportunità era a tempo limitato, con una scadenza fissata alla fine del 2023 e che, “dal 1° gennaio 2024 non sarà più in vigore l’agevolazione per l’ingresso ai musei e ai luoghi della cultura riservata ai cittadini italiani residenti all’estero (AIRE)” .
Dettagli del Bonus Cultura
Per accedere a questa opportunità, i cittadini italiani residenti all’estero dovevano essere iscritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE). Presentando un documento di identità che attestasse l’iscrizione all’AIRE o un certificato di iscrizione fornito dal proprio Comune di riferimentoper usufruire gratuitamente dell’offerta culturale. Questo permette l’accesso gratuito ai musei, aree e parchi archeologici gestiti dallo Stato, offrendo una chance unica di esplorare il ricco patrimonio culturale italiano.
Il Bonus Cultura ha avuto un impatto significativo sulla comunità italiana all’estero, in particolare sulle nuove generazioni, che spesso cercano modi per riconnettersi con le loro radici italiane. Visitando l’Italia, attraverso l’accesso gratuito a musei e siti culturali, molte persone hanno potuto esplorare e riscoprire la storia, l’arte e la cultura italiane. Questa iniziativa ha agito come un ponte culturale, permettendo a numerosi italiani all’estero di rafforzare il loro legame con l’Italia.
Cessazione del Bonus Cultura a partire dal 1 Gennaio 2024
Tuttavia, come anche indicato nella circolare della Direzione generale Musei n. 16 del 1/03/2021, il Bonus Cultura, iniziativa di grande valore per gli italiani all’estero, è terminato il 1° gennaio 2024. Questa decisione segna la fine di un periodo durante il quale l’accesso gratuito ai musei e ai luoghi della cultura era un incentivo significativo per i cittadini italiani residenti all’estero (AIRE). Oltre all’impatto culturale, la cessazione del Bonus ha anche rimosso un elemento motivante che spingeva molti italiani all’estero a scegliere l’Italia come destinazione di viaggio preferita. La fine di questa agevolazione non influisce solo sulla possibilità di esplorare il patrimonio culturale italiano, ma potrebbe anche avere ripercussioni sul turismo e sulle scelte di viaggio degli italiani residenti all’estero, che ora potrebbero considerare altre destinazioni.
Iniziativa Personale ed il Ruolo dei Comites
Lo scorso 2 Gennaio, ho preso l’iniziativa di contattare l’Ambasciatore d’Italia a Singapore, Dante Brandi, con l’obiettivo di chiedergli di farsi portavoce della comunità italiana a Singapore. Nella mia comunicazione, ho evidenziato l’importanza dell’accesso gratuito agli Istituti e Luoghi della Cultura Statali, come stabilito dal Decreto Ministeriale n. 36 del gennaio 2021, che ha offerto tale opportunità per il triennio 2021/2023. Ho espresso il desiderio della comunità italiana all’estero che il governo italiano consideri l’estensione di questi benefici o l’adozione di nuove misure per promuovere il patrimonio culturale italiano tra gli italiani all’estero. Questa azione è intesa a sensibilizzare le autorità competenti sull’importanza di mantenere e rafforzare il legame culturale tra gli italiani residenti all’estero e la loro terra d’origine.
Per quanto riguarda il ruolo degli altri Comites nel mondo, è essenziale che ogni comitato si adoperi per promuovere attivamente questi interessi. Ciò può avvenire attraverso la comunicazione diretta con le ambasciate e i consolati italiani, l’organizzazione di incontri e dibattiti pubblici, la raccolta di testimonianze e richieste dalla comunità, e la collaborazione con altre istituzioni culturali italiane e internazionali. Attraverso queste azioni, i Comites possono esercitare un’influenza significativa e costruttiva, assicurando che le preoccupazioni e i desideri degli italiani all’estero siano portati all’attenzione delle autorità italiane, in modo che iniziative come il Bonus Cultura non solo continuino, ma vengano anche rinnovate e migliorate.
Riflessioni e Prospettive Future
Nonostante le sfide tecniche che bisogna affrontare finanche per l’accesso al sito del MIBAC, sito necessario per consultare il database dell’enorme patrimonio culturale appartenente allo stato italiano, paradossalmente non è consentito dall’estero (il MIBAC è solo uno dei tanti siti governativi italiani il cui accesso è bloccato dall’estero), il Bonus Cultura è stato un esempio eclatante dell’impegno dell’Italia nel promuovere la sua cultura e arte all’estero. La cessazione di questa iniziativa solleva interrogativi significativi sulle future politiche del governo italiano in questo ambito. È cruciale che vengano ideate nuove strategie per continuare a sostenere e promuovere la cultura italiana tra gli italiani all’estero, in particolare per le generazioni future che cercano di mantenere un legame con le loro radici culturali. La sfida ora è quella di trovare modi innovativi e accessibili per facilitare questo importante scambio culturale, soprattutto in un’epoca in cui le barriere tecnologiche e logistiche possono facilmente diventare ostacoli significativi.